martedì 6 settembre 2011

Ian Kevin Curtis (Manchester, 15 luglio 1956 – Macclesfield, 18 maggio 1980) " ...L'Amore ci farà a pezzi "


Nato a Manchester, in Inghilterra, fu il cantante e il paroliere della band Joy Division, di cui fu uno dei fondatori nel 1977 a Manchester.

Era affascinato dalle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi e da personaggi della musica dell'epoca come Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols, e in generale dalla musica punk e reggae.

Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia.

Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent'anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio.

Si sposò con Deborah (Debbie) Woodruff il 23 agosto 1975: entrambi avevano 19 anni. Nathalie Curtis, unica figlia della coppia, nacque nel 1979. Il matrimonio durò dal 1975 al febbraio-marzo 1980 quando Deborah, scoperta la relazione del marito con la giornalista belga Annik Honorée, chiese il divorzio.

Ian Curtis viene trovato morto a soli 23 anni, la mattina del 18 maggio 1980, una domenica,  impiccato alle travi della cucina di casa sua al numero 77 di Barton Street a Macclesfield. La Tv era sintonizzata su un canale che la sera precedente aveva trasmesso " La ballata di Stroszek" un film maledetto di Werner Herzog. Sul piatto del giradischi " the Idiot" lp di Iggy Pop. Altri segnali che urlano e squarciano il silenzio di quel momento tragico. Il fim di Herzog narra di un musicista di strada uscito dal carcere, del suo rapporto d'amore con una prostituta e della loro fuga da Berlino al Wisconsin per ricominciare da zero. Narra soprattutto di un fallimento, dello sconforto che ne consegue e dii un suicidio, quello del protagonista. E' un film amarissimo e di una durezza asfittica. Le analogie sembrano costruire ad arte e chissà, in parte forse lo sono. Ma resta la morte di Ian Curtis, terribilmente concreta ( niente pasticche, solo una corda ispida e spessa attorno al collo ) a testimoniare della credibilità di chi cantava della fine di tutto, da sempre, non perchè ne aveva letto sui libri ma perchè la viveva giorno dopo giorno. Quella piccola morte quotidiana che cresce nel tempo sino a diventare troppo grande e insostenibile per un uomo solo.

Ian fu cremato e le sue ceneri tumulate a Macclesfield. Sulla lapide è riportato il suo verso più famoso: Love Will Tear Us Apart ("L'amore ci farà a pezzi").

.

Ian non riusciva a ignorare i suoi problemi, persino quelli più insignificanti, tipo quelle cose che possono capitare a chiunque nella vita di tutti i giorni. Ci provava, ma non ci riusciva. Ci sono molti aspetti diversi in una persona, e io non riuscirei a descrivere la complessità della personalità di Ian neanche se ci provassi per un giorno intero. Non era una persona " strana " anzi era un tipo normalissimo, come chiunque altro, anche se era molto sensibile e se taluni riescono a manifestare le proprie emozioni, lui non ci riusciva proprio, se non in rare occasioni. Forse nei suoi testi......... ( Bernard Summer)

" ho un sapore in bocca
mentre mi attanaglia la disperazione
per qualcosa di tanto bello
che proprio non può funzionare
...ma l'amore, l'amore ci strazierà di nuovo"
  ( Love will tear us apart , 1980 )

Album Lp 33 giri:
" Unknown pleasures "  ( Factory, luglio 1979 )
" Closer " ( Factory, luglio 1980 )
" Still " ( 2Lp , Factory, ottobre 1981 )

7" - 45 giri:
" An ideal for living " ( Ep , Enigma , giugno 1978 )
" Trasmission / Novelty " ( Factory, ottobre 1979 )
" Licht und blindhait / Atmosphere/ Dead soul " ( Sordide sentimental, marzo 1980 )
" Komakomo/ Incubation / and yhen again " ( Factory, aprile 1980 )
" Love will tear up apart / The days " (Facoty, aprile 1980 )

" Love will tear us Apart " è il pezzo dei Joy Division, non è il migliore ma è quello che li ha resi veramente famosi. E' un brano semplice e geniale e lancia un messaggio chiaro, definitivo: " l'amore più è grande più separa " .

Nessun commento:

Posta un commento